Tired of Boys? Try a Man!

Bimba Zoccola Parte SECONDA: l’epilogo

B

Questa è la seconda parte di questo post. Non ha senso leggerlo se prima non hai letto il precedente.

Corri a leggere la prima parte!

Si da il caso che la più potente divinità sia… il Dio Delle Serie TV. E questa è la storia della sua vendetta su di me. Per tutta la vita io ho criticato le commedie romantiche. Li ho sempre considerati “film di fantascienza per casalinghe disperate”: uomini che cambiano (si vabbé), incontri magici e predestinati (boom) e viaggi in posti bellissimi che ti cambiano la vita (non si capisce se con Alpitour o senza).

Beh, breve riassunto della prima puntata: conosco una 21 enne bisex, contorsionista, con il viso di tenera bambina, l’anima di una zoccola. Abbiamo gli stessi valori, vogliamo libertà, divertimento e sperimentazione sessuale. La invito in vacanza. Mi accorgo che lei è tutto quello che ho mai desiderato in una donna. Dopo 20 anni, mi innamoro di nuovo.

Ecco, ditemi voi se questa storia non sembra essere la trama di una commedia romantica di serie B, col quarantenne in crisi di mezza età che si innamora della ragazzina.

Dio delle serie TV, lo so che ho peccato. Tante volte. Ma tu sei un gran stronzo.

Bro, tu non ne sai niente, vero?

Il rientro e il ritorno alla realtà

Rientrati, le chiedo se le andasse di continuare a vederci o se dovevamo considerare l’esperienza finita.

Mi dice «Paolo, sono stata veramente bene con te. Siamo lontani, ma voglio riservare del tempo per continuare a vederti». Al di là dell’effetto vacanza, che rende tutto più bello, mi sembrava sinceramente che si stesse via via prendendo di me. Sentivo una connessione autentica.

Bimba Zoccola torna a casa e ci teniamo in contatto.
Mi scrive tutti i giorni.
Mi manda foto zozze.
Facciamo qualche giochetto a distanza (l’ho telecomandata in ufficio, con un righello, un mouse e un evidenziatore in onore del celebre post “L’ Orrore… L’Orrore” di Bane).

L’effetto post-vacanza sull’umore è devastante. Al di là di un picco di ormoni che mi sarei scopato una squadra femminile di volley in un pomeriggio, sono iper energico, una corrente mi percorre costantemente il corpo, cammino in questo modo:

Mio mood post vacanza.


Ma durerà poco. Quanto è avvenuto dopo mi ha trafitto come una lancia.

Troppo dolore.

Un giorno mi racconta che sta scopando con un tizio. Ricorderete che, sin dall’inizio, avevamo concordato una relazione aperta. E non nascondo che dal rientro io ho visto alcune amiche. Quindi assolutamente normale e lecito.
Il problema è che da quanto ha iniziato a scoparsi il tizio… ha iniziato a rispondermi via via più lentamente. Una volta non l’avrei neanche notato ma la verità è che ormai ero cotto a puntino e senza alcun limite. Io, che sono sempre stato padrone di me stesso e master della relazione con le donne, adesso non ero più capace di evitare cose che sapevo avrebbero creato problemi.
Inizio a fare delle cazzate.

Prima cazzata, le dico che io sono la sua migliore scelta:

Resta il fatto che, all’indomani della sera in cui si è scopata il tipo, inizia a rispondermi più lentamente. Giorno dopo giorno, aumentano le ore tra un messaggio e l’altro.
Ogni volta si scusa, ma i comportamenti parlano più delle parole (mia vecchia regola di vita: guarda quello che fanno, non quello che dicono).

Sia chiaro: normalmente io sono solo felice che le mie bimbe abbiano la loro libertà, se non siamo in un rapporto esclusivo. Ho sempre spinto le mie FB/MLTR a scopare in giro e ho sempre apprezzato quando condividevano l’esperienza con me. Conoscete la mia visione del mondo, da cui si origina questo blog.
Ma stavolta era diverso.
Che si scopasse l’altro mi dava fastidio.
Ma non per gelosia: se mi avesse proposto di fare una cosa a tre col tizio, ci sarei stato.
Il mio fastidio era legato all’idea di perderla, di essere una seconda scelta, un buco nella sua agenda. Di non essere abbastanza importante.
Era molti anni che non mi sentivo insicuro. Stavo diventando l’ombra di me stesso. Altro che Magnifico, perdevo splendore giorno dopo giorno, mostrando insicurezze e dubbi che non mi appartenevano o non sapevo di avere.
Ho cercato di non farlo trasparire. Ma lei non è scema, l’ha intuito e sicuramente questo mio atteggiamento “geloso” le avrà dato fastidio.

Intanto sono già passate due settimane. Ci vediamo. Viene a Milano da me. Certo, perde il treno dopo aver dormito col tipo (!) ma arriva comunque con un piccolo ritardo.

Io non chiedo nulla, ma lei mi dà una motivazione (che non riporto per privacy).
Dentro di me considero questo suo comportamento come irrispettoso, forse un chiaro tentativo (conscio o inconscio) di mandare in vacca la relazione, oppure semplicemente l’evidenza che non ero poi così importante.
Faccio buon viso a cattivo gioco, non dico niente, la accolgo col massimo entusiasmo. Ma dentro di me mi sento disallineato e ritengo il mio comportamento non all’altezza dei miei valori.
Inizialmente mi sono rimproverato molto questo, poi ho capito che quando si ama, a volte questa cosa ha un senso. Che non si può passare la vita a tenere i punti ma bisogna lasciare spazio, libertà e scelta. Ed è prova di forza e non di debolezza.
Ma è anche possibile che fosse solo tutto nella mia testa, la testa che avevo perso.

L’altra ragazza del threesome

Comunque, per l’indomani avevo organizzato di fare una cosa a tre con lei e una ventitreenne notevole.
Secondo Fil, il threesome è stato un errore perché era l’ennesimo gesto da “Magnifico” in cui volevo o dimostrarle quanto sono figo oppure «umiliarla scopandoti un’altra di fronte a lei».
Io mi stavo lamentando di essere stato una seconda scelta, di essermi auto-castrato da solo, accettando un comportamento così privo di rispetto senza mandarla a quel paese… e lui mi dice: «Se ti rendi conto, hai fatto tu tutte queste cose… lei le ha fatto solo dopo che le hai fatte tu».
E’ possibile che sia passato questo ma, in realtà, è quanto di più lontano alle mie intenzioni: la vedevo come un’esperienza che ci avrebbe potuto unire. Una delle cose più belle della vacanza è stato commentare le ragazze che ci saremmo potuti fare insieme.
Nel threesome, il focus per me era la mia bimba, l’altra era giusto una tizia che portavo in dote per fare questa esperienza con la donna che amavo.

Arriva la mia Bimba Zoccola.
Non sto bene, mi sento male.
Un po’ penso all’altro tizio che se la scopa. Soprattutto penso al fatto che mi sembrava più distante.
Mal di testa.
Cilecca completa, secondo errore.

Il mio pisello va in sciopero.

Per tutta la vacanza nessun problema, ma appena rientrati non ne voleva sapere di rizzarsi.

Buttanazza la miseria, non mi ‘nchiana!

Ormai ho capito che il mio pisello è molto più saggio di me.
Ho un pisello guru.
Capisce le cose al volo.

Ecco, il mio Pisello è così.

Aveva capito che ci saremo fatti male, sin dal primo giorno di rientro della vacanza.
Io avevo perso la testa e il pisello cercava di sabotare la relazione, sapendo che ci sarei finito sotto, che lei non era presa come me, che le mie azioni e i miei pensieri non erano allineati ai miei desideri.
Si dice “testa di cazzo” in maniera dispregiativa, ma il mio pisello è l’Einstein dei piselli.

In queste condizioni, disdico con la 23enne prima di incontrarla, sfumando un threesome che sarebbe stato epico e non vincendo la cintura di Barney Stinson.

Io e Bimba Zoccola passiamo comunque un bel weekend.
Lei è carina, abbiamo condiviso dei bei momenti, continuo a vederla presa da me. È molto più fisica, mi coccola, condivide parecchie cose con me, fa progetti di attività insieme, non ha particolari pretese riguardo a come impieghiamo il tempo, perché le basta semplicemente stare con me.

Ma mi preoccupa non riuscire a scoparla. La nostra relazione nasce da quello e per quello, quindi è veramente disruptive. Specie se considero che l’altro continua a darci dentro (e lei mi fa la telecronaca: «Ah, sai, mi ha sorpreso»… ma vaccamao! Perché me lo dici?)

Il punto è che — quando non è con me — la sento lontana.
Sempre più lontana.
Mi risponde via via più tardi. Si vede più frequentemente con l’altro tizio (che abita nella stessa città, è anche comodo). Io stavo dando tutto e sentivo dall’altra parte una persona che si allontanava.

Il mio atteggiamento

Probabilmente, nulla di tutto questo aveva rilevanza per lei. Alla fine si comportava secondo le condizioni che avevamo concordato, comunque era presente e continuavamo a vederci.

Forse ho scritto io, con il mio comportamento, l’epilogo del rapporto.

Diciamoci la verità: sono andato fuori di testa.
Normalmente non avrei dato alcun peso alla cosa. È comprensibile che le persone si avvicinino e si allontanino, che siano distratte da cose nuove e poi tornino da te.
La bimba mi diceva che le davo stabilità, serenità, che ero sempre sicuro, sempre intellettualmente stimolante, come nessuno dei suoi coetanei.
Beh, essermi innamorato così, senza essere preparato, mi ha reso l’ennesimo coetaneo; privandola di quello che in me le piaceva.
Ho iniziato a comportarmi in maniera stupida. Sia chiaro, non ho fatto scenate o gesti strani. Ma le mie risposte erano piccate, io ero meno disponibile, un po’ spigoloso, le dicevo che il nostro rapporto era squilibrato, la facevo sentire in debito, obbligata, ecc.
Divertente: oggi il mio unico rimpianto è di non aver dato di più, non aver fatto tutto quello che avrei voluto fare per lei. Mi dolgo per quello che non ho dato e mi sento misero per alcuni miei comportamenti.

Comunque, bramavo di rivederla.
Chiaramente ognuno aveva la sua vita e i suoi impegni, ma traspariva una certa mia pressione nel rivedersi presto. La cosa peggiore per una ragazza che ama la libertà, sperimentare e volare libera.
Passata una settimana, rimaniamo che ci saremmo rivisti il weekend dopo.

La fine di tutto, in un batter di ciglia

Le scrivo martedì mattina per avere conferma che ci saremmo visti sabato. Mi manda un messaggio mercoledì sera, dopo 36 ore, parlando di altro, senza affrontare l’argomento e senza rispondere alla mia domanda diretta.

Capisco.

Non le rispondo.

Ha capito.

Mi riscrive nella notte tra giovedì e venerdì:

Le rispondo la mattina, con questo messaggio:

Sapete la cosa interessante?

Non lo ha mai visualizzato. Neanche adesso.

Non ha mai più aperto i miei messaggi.

Ho provato a richiamarla dopo una settimana, ma non mi ha risposto né richiamato.

Ho pensato che forse ero stato io a mandare tutto a puttane, non facendomi sentire l’ultima settimana. Ho aspettato qualche giorno e poi le ho mandato un messaggio su Instagram, di scuse e di richiesta di una telefonata di chiarimento/addio.

Mai visualizzato.

Ha fatto ghosting.

È sparita.

Mi ha negato qualsiasi spiegazione.

Molte settimane dopo vedo una sua storia su Instagram in cui faceva il suo secondo bungee jumping. Volevo scriverle un messaggio nostalgico, ma… si accorge che ho visto la storia e mi silenzia le storie.

Ho capito il messaggio: non vuole che abbia più a che fare con lei.

Rappresentazione ottimistica di come percepivo la vita in quel momento.

Insistere nel contattarla sarebbe stato al limite dello stalking. Prendo atto e non la contatto più.


Niente, ho mandato tutto a puttane.
L’ho persa.

Cancello tutte le foto dal cellulare.

Cerco di dimenticarla.

Soffro da cani, per settimane.

Non accetto che sia sparita così. Non accetto di non rivederla più.
Ma — peggio ancora — ho anche paura che torni, visto lo sconquasso che mi ha generato. Io che sono sempre stato il padrone del mio mondo, io che decido i destini di molte persone, reso impotente dall’amore per una ragazza.

Faccio una quantità enorme di lavoro su me stesso.
Ho il coach delle relazioni, Filippo.
Il coach di sviluppo personale, Pietro (quello delle sessioni che ti cambiano la vita).
E inoltre vado a farmi tutti i controlli sul pisello con tutti gli specialisti possibili:

  • l’urologo dice che va tutto bene (e si pappa 400 €)
  • l’endocrinologa dice che va tutto bene (e si pappa solo 80 €)
  • vado persino dal sessuologo di MTV, quello di Loveline con Camilla, che nel frattempo è diventato Presidente dell’Associazione Sessuologi ecc. Anche lui ribadisce che è tutto normale (e si pappa non ricordo quanto, con 25 minuti di visita, di cui metà passata dormendo)
  • le altre ragazze con cui vado (contro voglia) sperimentano che va bene (almeno queste non mi costano!).
Pisello, tu fai il guru della minchia e… IO pago!

Alla fine non andava bene solo con Bimba Zoccola.
Probabilmente mi ero evirato da solo, accettando una situazione che non mi piaceva per paura di perderla.
Trovo molti nodi irrisolti.

Capisco che questa storia è frutto anche della rimozione del blocco precedente che avevo, come una diga che si rompe e rilascia una quantità enorme di cose a lungo trattenute.

La Guarigione

Con molta fatica e dolore, risolvo tutto.
Oggi, riesco a ripensare a lei in una maniera molto pulita.
Non provo più dolore, ma solo amore, accettazione.
Non provo più rabbia per come si è comportata nel finale, per essere sparita in questo modo (anzi, ormai la capisco, dato il mio comportamento).
Non ho più ansia nei suoi confronti, terrore di aver sbagliato, timore di averla persa. Non basta un singolo messaggio, equivoco o un singolo comportamento per far allontanare una persona che realmente tiene e a te. Se ne è andata perché così doveva andare, mancavano i presupposti.
Soprattutto non ho più terrore che ritorni devastandomi.
Accetto con amore sia che non si faccia mai più vedere, sia che prima o poi ci si incontri di nuovo. Non voglio più cambiarla, non bramo di ricontattarla (anche se ogni tanto sono tentato di farlo).
Sono stato con altre donne, ho avuto altre storie.

Ho ripristinato nel telefono le foto della vacanza insieme: prima le avevo cancellate, mi facevano troppo male. Adesso le riguardo con grande piacere, sento di nuovo quelle emozioni, è una roba molto dolce, un sentimento mio che nessuno mi potrà mai levare.

Le uso quando mi alleno, cerco di proiettarle sul bilanciere, sia mai che mi innamori dello sport 🙂

Mi spiace solo non averle detto queste cose.

Vorrei solo dirle:

A distanza di tre mesi ancora non riesco a smettere di pensarti.
Dopo averti incontrato sono esploso, ho scoperto che dietro a questa maschera di Magnifico si celavano diversi blocchi.
Alla fine  quello rotto ero  io. Ho lavorato tanto negli ultimi mesi per rivedere la mia vita e ancora mi sento in mezzo al mare.
Averti incontrato non è – come ti ho detto – solo la cosa più bella del 2020 (ancora rido alla tua battuta) ma degli ultimi 10 anni almeno.
Mi hai dato infinitamente di più di quanto abbia fatto io.

Voglio solo ringraziarti e
augurarti, con tutto l’amore che provo,
di trovare tutto l’amore che meriti.
Buona vita, soffritto cipolloso mio 😉

Conclusioni

Da un certo punto di vista, è un peccato sia andata così. Se non mi fossi innamorato, Bimba Zoccola sarebbe stata la perfetta partner in crime per il tipo di vita che amo e che professo in questo blog. Ci saremmo divertiti parecchio insieme, saremmo andati dei club, avremmo condiviso ragazze, un po’ come capita con le altre donne della mia vita.
Chissà quante nuove esperienze ed emozioni avremmo vissuto insieme.
Da questo punto di vista, averla persa è un peccato e un terribile spreco.

Dall’altro, innamorarmi era un’esperienza di cui avevo proprio bisogno, un passo fondamentale nel mio percorso di evoluzione personale e di autenticità. Sono felice di averlo fatto con lei, che merita tutto l’amore di questo mondo.
E’ vero che ho sofferto, ma sono un uomo migliore. E di questo non posso che ringraziare la Bimba Zoccola. Che non è più mia, che forse non lo è mai stata ma che rimarrà impressa nel mio cuore come un dono prezioso.
Oggi so che le cose vanno come devono andare. Questa storia doveva andare così. E mi va benissimo.

Questa esperienza, inoltre, mi ha reso di nuovo disponibile ad amare integralmente, ad impegnarmi realmente in una relazione.

Addio Bimba Zoccola e Grazie!

Vaccamao!

PS.

in realtà, a distanza di molti mesi, l’ho ricontattata. Qui il resoconto di come è andata.

** L’immagine di apertura è copyright dell’artista Luis Quiles

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By A_MAN
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