Tired of Boys? Try a Man!

Bimba Zoccola: ecco come ho impiegato 20 anni per trovare l’amore e… 2 Settimane per perderlo per sempre

B

Questa è la storia di quella volta in cui ero pronto a rinnegare tutto il mio mondo, abbandonare tutto ciò in cui ho sempre creduto e che ho sempre professato, per una ragazza di 21 anni. Avrei volentieri scambiato tutto per una vita con lei, la mia contorsionista bisex.

La chiamavo Bimba Zoccola

Che fosse Bimba era evidente sin dall’aspetto: minuta, piccoletta, con un viso che dimostrava meno dei suoi anni. Ma che fosse Zoccola no, non traspariva per nulla: era molto casta nel vestire, mai appariscente, la classica brava ragazza che non attira mai lo sguardo.

«Oddio, ha detto zoccola!»

Si, ho detto zoccola. E l’ho detto con devozione.
Lì fuori, nel banale mondo dei perbenismi, alcuni in questo termine leggerebbero disprezzo o oggettificazione. Tu che leggi il mio blog, sai che per me questa parola è quanto di più alto, bello, nobile possa pensare.
Con Zoccola intendo una donna pienamente cosciente della sua sessualità, in contatto con il suo lato più animale, che usa il corpo per collegarsi al divino, che annega l’incertezza e i dubbi del presente nel momento di pienezza dell’orgasmo… e che vive tutto questo totalmente sprezzante del giudizio della società, delle persone, degli altri. Nulla a che vedere col vendersi per denaro, cosa totalmente estranea in questa storia.

Mi trovò lei, come spesso accade, su un sito di dating.

Dicevamo, ‘sto sito lo usavo pochissimo. Avevo circa 200 messaggi non letti. Il suo profilo non era particolarmente appariscente: lei era carina, ma le foto non le rendevano particolare giustizia. Non sembrava una di quelle bambole iper-tirate.
La mia bimba, però, aveva un profilo estremamente interessante, un culo niente male, e una foto da pole dance che faceva intendere che forse c’era dell’altro.
Adoravo che si presentasse come una ragazza che ama imparare, che vuole mettersi in gioco, in cerca di un mentore e tanta leggerezza. Esattamente il tipo di donna che cerco.

Ho deciso quindi di risponderle. E la conversazione è stata sin da subito interessante.
Mi piaceva che la portasse avanti con molto interesse.
La bimba ha dei modi molto gentili e un modo di fare che ti fa sentire importante. Questo è uno dei suoi super poteri.
Scopro che non sta a Milano: io da lì a pochi giorni sarei partito per una settimana di vela. Stavo per metterla da parte, ma lei si offre di fare un’ora e mezza di strada per conoscermi, il giorno prima della mia partenza.
Apprezzo.

L’incontro

Ho ancora davanti agli occhi il momento in cui la vidi per la prima volta.
Aveva una vecchia panda, con tutto il suo mondo dentro (scarpe, vestiti, pattini, oggetti d’imprecisata funzione).

Scende dall’auto e mi guarda. Sorriso e…

uno sguardo sincero che mi ha fatto sentire l’uomo più bello al mondo. Un super manzo.

Andiamo a bere in Darsena. Il locale dove la volevo portare era chiuso, quindi ci accontentiamo di un posto come tanti.
Mi è subito piaciuta.
Mi piaceva che vivesse da sola, a soli 21 anni, mantenendosi con un lavoro d’ufficio, duro ma interessante.
Mi piaceva che si pagasse da sé gli studi, senza chiedere una lira ai suoi.
Mi piaceva che fosse super-sportiva, anni di ginnastica artistica, con un culo strepitoso, flessibilità indicibile.
Mi piaceva che avesse la mia stessa visione del mondo: relazioni aperte, voglia di sperimentare (sessualmente e non), grande rispetto reciproco ma anche tanta libertà, attrazione per gli uomini più grandi.
Adoravo fosse bisex, ovviamente.
Insomma, la perfetta lettrice di questo blog.
Cercava un compagno di gioco, per sperimentare l’intero spettro del possibile.
E l’ultima cosa che desiderava era una relazione.

Mi racconta che l’avevo colpita; che il mio sguardo “intimidente” (!) la faceva bagnare, etc.

Era tutto ciò che (allora) cercavo in una donna.

Il punto era che… mi è subito piaciuta parecchio.
Quindi, quello che doveva essere un date senza troppe aspettative si trasformò in un incontro interessante, dai risvolti imprevisti.

Continuiamo a parlare, ci baciamo, si crea sempre più connessione.

Infine faccio qualcosa che non ho mai fatto in vita mia con una ragazza appena conosciuta: la invito a raggiungermi nella seconda parte delle mie vacanze.

Vieni in Vacanza con me

Dovete sapere che io sulle vacanze sono un cagacazzo atomico, peggio di Furio di Carlo Verdone. Odio avere gente non allineata con la mia idea di divertimento, avventura e relax.
A 20 anni, per la mia prima vacanza con degli sconosciuti, insistetti per 6 mesi di cene-riunioni preparatorie! A ogni cena tiravo fuori un modo diverso per sincerarmi che tutti fossero allineati sul tipo di esperienza da vivere: mappe mentali, estrazioni dei valori e persino… una regressione ipnotica di gruppo!
Ok, sono pazzo, lo so, ma la vacanza fu un successo e arrivammo a un livello di conoscenza reciproco e di intimità che è ancora oggi, dopo 20 anni, alla base della grande amicizia tra noi.

Lei invece la invitai di istinto, senza troppe domande. Accettò di buon grado.
Il resto andò come da copione: notte da me, foto di rito adagiata nuda sulla mia cucina, con il mio nome scritto sulla figa.

Le chiesi una foto anonima, a suo gusto, da mostrare ad altre amiche, mentre io andavo un attimo in bagno. Me la trovai nuda sul divano, in una impressionante spaccata, col viso coperto dal mio libro. Esilarante: in copertina c’è il mio faccione barbuto, quindi vi lascio immaginare come è ritrovarsi nel corpo di una ventenne snodabile.

Bimba Zoccola, ti adoro. Ti ho adorato sin da quel momento.

Non potendo mettere la foto originale, ho commissionato a due compagni di teatro di replicare la foto.
Il risultato è agghiacciante!

Parto per le vacanze, rimaniamo che mi raggiungerà in Croazia alla fine della mia settimana in barca a vela.

Mentre ero in barca, data la sintonia, le ho chiesto un video zozzo.

Ritengo che i video zozzi siano l’equivalente moderno della poesia, con più complicità e con capacità di creare intimità e connessione.

Non so cosa farebbe Dante, ma oggi Beatrice risponderebbe sicuramente con il dolce stil novo del video zozzo.

Bimba Zoccola mi manda un piccolo capolavoro, in cui si masturba con un cazzettino di uno strap-on, ripetutamente inumidito dalla sua saliva, che la penetra forsennatamente mentre il suo viso dipinge espressioni da bimba dolce a cui fanno giusto una puntura.

Io sono lì, mezzo ubriaco, che ballo con i compagni di barca, mi arriva questo video e ho pensato

“Super zoccola, sei la mia Madonna”.

Di nuovo, le gif non sono all’altezza.

Alla fine del mio giro in barca, vado a prenderla in aeroporto. Sorridente, come sempre, la carico in auto e andiamo al primo hotel.
Ecco, io non so cosa mi sia fumato quando ho prenotato gli hotel per il viaggio. Ero di corsa, in partenza, ecc.
Bellissimi, centralissimi, eh… ma sembravano tutti dei set porno.

Il nostro hotel a Zadar era questo:

Un letto circondato da specchi. Rocco, levati va.

Stanza sferica con le pareti tutte a vetri, con in mezzo solo un lettone enorme, rialzato, con tanto di scalino per favorire la pecorina.

Chiaramente, un set così va provato.

Le pareti sferiche a vetri sono qualcosa di magnifico: mentre mi faceva un pompino, guardavo a destra e vedevo il suo culo di perfezione michelangiolesca, guardavo a sinistra e vedevo il suo viso di bimba succhiatrice. Goduria pura.

Culo, Viso, Culo, Viso

Tra l’altro, adoro che prima di mettere il preservativo lo testi soffiandoci dentro, come una collaudatrice di bubble gum.

bubble gum
Condom Test, da professionista

Come pensate sia andata la prima sera?

Lo diceva anche Archimede: datemi un punto di appoggio e…

Beh,  dopo una settimana in barca, senza praticamente dormire, ubriachi tutto il tempo, con una stanchezza terribile addosso… mi si presenta tutto quel ben di Dio, in questo scenario da set porno.

E quindi sono venuto subito, in quella che penso sia stata la peggiore prestazione della mia vita, ahahah.

Ecco, è andata più o meno così 🙂

Comunque ci stava. Abbiamo recuperato bene nel resto della vacanza.
Ricordo una sera a Dubrovnik, in cui l’avevo così tanto eccitata da dover correre (correre!) dalla città antica all’hotel per non farlo in strada.

Altro aneddoto divertente: l’hotel a Zadar era in pieno centro, la nostra finestra affacciava tra la cattedrale e il battistero. Nei giorni successivi ci abbiamo dato dentro, con lei spesso attaccata alla finestra che guardava i turisti in piazza a fotografare le rovine.

Ogni volta mi chiedeva:
«Ma non è che ci vedono?!»
E io:
«Ma va, è fisica elementare. In stanza c’è meno luce, di giorno non ci vedono. Vai pure giù a controllare, io rimango qui in posizione. Chiamami e dimmi».

E… sì, si vedeva tutto 🙂

Corpo e Abilità di Bimba Zoccola

Di bimba zoccola mi hanno colpito diverse cose.
Intanto il suo corpo è sia morbido che sodissimo: muscoli di acciaio scolpiti dai quotidiani allenamenti, ricoperti da una pelle morbida e un sottilissimo ma piacevole strato di grasso.
La stringo con forza e capisco cosa prova il Plutone del Bernini quando tocca per la prima volta Proserpina: una consistenza dura e morbida nello stesso tempo.

Soda come il marmo, soffice come una mozzarella.

Inoltre è una gran pompinara.
All’entusiasmo giovanile unisce una sincera devozione e una tecnica notevole, nonostante l’età.

Ecco, non così ma con il medesimo gaudio e viscerale trasporto

Una delle cose che più amo di Bimba Zoccola è quel misto tra innocenza e zoccolaggine.
Me ne spiegò l’origine: lei è stata diversi anni con un ragazzo che, da un lato, condivideva la sua voglia di sperimentazione, dall’altro era geloso e insicuro.
Un ossimoro che si rivelava nella sua potenza integrale quando frequentavano club di scambisti/erotici: lei poteva spompinare chi voleva e fare qualsiasi zozzeria, ma… l’unica a poterla penetrare era il suo ragazzo!

Questa me la sono fatta spiegare 3 volte, ma giuro che non l’ho capita.

In pratica, io ero il quarto ragazzo con cui ha fatto sesso e il 180esimo circa che ha spompinato!

Altra cosa mirabile, è la sua gentilezza.
Al risveglio mi diceva «Ho sete, per favore mi fai bere?».
E dopo esserle venuta in bocca, ringraziava sempre.

Ecco, prima faceva così…
…e dopo terminava più o meno così 😉

Anche fuori dal letto, era sempre gentile, con tutti, di qualunque professione e ruolo. In parte è un retaggio culturale (non metto dettagli per privacy), in parte è dovuto al suo essere una bimba adorabile.

UNa Vacanza lunga una vita

Non sto a raccontare tutte le cose belle che abbiamo fatto in quella vacanza . I discorsi profondi. La vicinanza a livello di anima. Era partita come una cosa leggera, per passare del tempo senza pretese. Divenne una connessione profonda.

Si è creato subito un grande legame, mentale ed emotivo: parlavamo tutto il giorno, di ogni cosa, sino a notte tarda. Non c’erano mai silenzi, c’era sempre qualcosa di nuovo da condividere, qualcosa su cui scherzare.

Molte mie coetanee si scagliano contro la mia predilezione verso le ragazze giovani, chiedendomi «Ma di cosa parli con una ragazzina?». Beh, non so come mai, ma le discussioni più interessanti e stimolanti le ho avute con ragazze sotto i 27 anni.

Inoltre, lei ha un’energia e una frizzantezza che mi hanno ristorato parecchio.

Ho passato tutta la vacanza a immortalarla mentre faceva la verticale nei posti più suggestivi, mentre tentava assurde figure ginniche in equilibrio su alberi, si arrampicava su pareti, si incastrava in porte e vicoli, camminava sulle mani in mezzo a increduli turisti e locali.

E ridevamo, quanto ridevamo.

La porto pure a fare bungee jumping, peccato non averlo fatto con lei.

Chiaramente, c’erano anche cose che non mi piacevano:

  • al di fuori del sesso, non amava il contatto fisico. Man mano che andavamo avanti si è un po’ sciolta, ma all’inizio le è un po’ pesato.
  • In pubblico, se c’erano bambini, ci potevamo baciare ma non con la lingua… questa ancora non l’ho capita. Ma mi indispettiva un po’.
  • Aveva gusti musicali pessimi (come tutte le ventenni, ahahah). Seriamente, se volete frequentare delle under 23, non permette mai loro di mettere quella sedicente musica mentre guidate!
  • Rompeva i coglioni per come guidavo, convinta che volessi ammazzare dei ciclisti. In effetti… qualcuno lo devi uccidere con quella musica in sottofondo!

Ciò non toglie che stavo vivendo la migliore vacanza della mia vita, provando emozioni mai provate.

Potete capire perché per me sia stata così speciale.

Ma il colpo di grazia fu scoprire la sua storia.

Il dito a destra è gentilmente offerto da me.

Il Colpo di Grazia

Avevo intuito un passato turbolento. Finì per confidarmi cose molto personali. Per quanto questo post sia anonimo, senza alcun dettaglio che la possa identificare,  preferisco tacere al riguardo.

Sia chiaro, è anche possibile che mi abbia raccontato un fracco di minchiate.
Però, ci fosse stata anche solo una probabilità che quanto raccontato fosse vero, ogni fibra del mio essere desiderava amarla. Avrei voluto prendermi cura di lei, aiutarla a lenire le ferite e vederla fiorire, pienamente realizzata nel suo potenziale.

Questo è un passaggio importante, perché segna due cambiamenti:

  1. sarà che era straordinaria, sarà che avevo sbloccato delle cose in me e forse era solo al posto giusto nel momento giusto, sarà la sindrome del crocerossino… ma mi innamoro di lei. Cazzo, mi innamoro di lei!
  2. È la prima crepa nel nostro rapporto. Lei non mi ha mai chiesto nulla. Non mi ha mai chiesto aiuto. Non mi ha mia chiesto amore. Voleva solo passare del tempo leggero con una persona interessante. Temo successivamente abbia pensato “Ma perché cazzo ti sei innamorato anche tu? Mi avevi detto che non ti capitava mai e io ti avevo scelto anche per questo”.

Forse il punto 2 non è pienamente chiaro.
A onor del vero, dichiaro che qui si entra nel campo delle ipotesi. Secondo me, nel profondo, pensa:
“Non puoi lasciarti andare, non puoi innamorarti, abbandonali tu prima che lo facciano loro. Alla fine ti deludono tutti, ti fanno del male, ti abbandonano quando sei vulnerabile”.
In effetti mi ha confidato di non essersi mai innamorata e di non cercare l’amore.
Anzi, di trovare noioso quando relazioni interessanti diventano banali, con uomini che vogliono ridurre la sua libertà e incatenarla.

cupido, vecchio bastardo

Comunque, mi sono innamorato.
Succede, direte voi.
Col cazzo, rispondo io.
A me non succedeva da 20 anni.

Io mi sono innamorato così solo un’altra volta, a 16 anni.
Amore non corrisposto, che mi ha provocato grande sofferenza, mi ha fatto umiliare ai miei occhi e perdere il rispetto verso me stesso.
Come avrei scoperto successivamente, questa esperienza di infanzia ha creato in me un blocco inconscio verso l’amore. Tutta la mia vita, da quel momento in poi, è stata condizionata da questo.

Sono un grande appassionato di sviluppo personale, psicologia, auto miglioramento. Nella mia vita ho letto più di 1000 libri e un buon terzo di questi è proprio su questo argomento. Studio per diventare una persona migliore e mi metto integralmente a disposizione delle mie ragazze per aiutarle nella loro vita.
Ho dei coach, mentori, con cui periodicamente rivedo i miei limiti e sblocco parti della mia vita.
La settimana prima di incontrare Bimba Zoccola, inciampo in questo limite e lo risolvo con una sessione di ipnosi/ristrutturazione di parti profonde e altre tecniche. Roba che in psicanalisi richiede 2 anni e che qui fai in una sessione.
Roba potente.
Troppo potente: terminata la sessione pensavo di essere lo stesso, ancora non sapevo cosa significasse, non avevo cambiato mappa del mondo.

Una sessione delle mie e ne esci trasformato. Come Goku, ma per sempre.

Quindi, quando ci siamo incontrati, io credevo di essere uguale a Bimba Zoccola: “Ma chi ha bisogno dell’amore!”, con voglia di libertà, sperimentazione, connessione.
Dopo la vacanza, io e Bimba Zoccola non eravamo più allineati: io avevo ripreso ad amare, lei no. Quanto meno non amava me.

Più andavamo avanti nella vacanza e più diventavo tenero, affettuoso, preso da lei. Non ero più il figo dell’inizio, stavo dando tutto, subito, senza alcun investimento emotivo in cambio.
In realtà vedevo che anche lei si stava aprendo, diventava via via più affettuosa, ma più lentamente. Io ero un fiume in piena, anche troppo probabilmente. La diga si era rotta e una valanga conservata per 20 anni stava per abbattersi a valle. Su una ragazza che non cercava amore.

Avevo trovato la mia Robin

Colpo di Scena!

E qui, al picco della mia felicità, arriva il colpo di scena che mi ha trafitto come una lancia.

Troppo dolore.

Per conoscerlo, CLICCA QUI.

** Immagine di apertura copyright di Luis Quiles

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By A_MAN
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