Primo giorno di isolamento preventivo covid.
«Buongiorno, parlo con il sign. Try_A_Man? Si, sono il fioraio tal dei tali, ho un mazzo di fiori per lei».
«Ma per me, sicuro?»
«Sì sì, così c’è scritto sull’ordine».
Apro il biglietto:
“Un piccolo e dolce pensiero per starti accanto in questi giorni difficili.
La tua ‘Rosa del Mattino’,
TetteDolci”.
Beh, e chi se non lei avrebbe potuto mandarmi dei fiori?
Sono delle rose bellissime.
Elegantissime, come lei.
Le ha mandate bianche (“quelle rosse devi meritartele”).
È un pensiero stupendo.
Non sono abituato ad avere donne che mi mandano fiori.
Apprezzo molto e subito chiamo TetteDolci per ringraziare.
Nonostante non ci si possa vedere per l’isolamento, con lei il rapporto sta crescendo sempre di più.
Ha sempre un modo diverso per dimostrare di tenere a me.
Esattamente il contrario di Occhi Di Miele.
Per lei è un periodo molto importante sul fronte del lavoro ed è sempre più concentrata su questo aspetto.
Io apprezzo molto le donne che danno importanza alla vita professionale. Le sono vicino e cerco di darle supporto. Noto però che non ha molte attenzioni per me. Sto via via diventando più un amico di un amante e questo mi fa sentire abbastanza trascurato.
Le racconto dei fiori e le mando una foto delle rose.
Risponde con freddezza: «Beh, carine, dai» e cambia subito argomento.
Non chiede neppure chi me le abbia mandate.
È un messaggio molto chiaro: non è quello il piano della relazione che vuole avere con me.
Passano i giorni, io la sento sempre più lontana e mi allontano a mia volta.
Non capisco il senso di continuare a dedicarle attenzioni in cambio di quasi nulla. Ormai la vedo come una trombamica e… neanche l’ombra del sesso spaziale dei primi tempi.
Una sera, si ridesta. Torna coccolosa, interessata, arrapata, la mia zoccola sublime da amare.
La guardo con nostalgia e le dico.
«Sai, era così bello amarti. Tu non mi ricambi e i miei sentimenti scemano. Ma era così bello amarti. Mi manca».
Lei prova a protestare, dicendo che ha bisogno di tempo per innamorarsi.
«Non credo al tempo. Le cose succedono subito o non succedono.
Semplicemente adesso l’ho accettato.
Non voglio più cambiarti, non voglio più farti innamorare».
La serata prosegue piacevole. Il pisello collabora poco, non so se perché sono debilitato dai farmaci o per qualche strano principio di yogi Tzuru.
Mentre sono in bagno, bussa:
«Ehm, è successo un incidente».
Esco.
Mi prende per mano.
Mi porta saltellando dall’altra parte della stanza, di fronte alle Rose di TetteDolci.
Sono tutte… sbrindellate.
«Eh, dev’essere successo un incidente alle rose. Si sono tutte tagliuzzate da sole. Io non ho fatto nulla.
Sono un gattino innocente, meow!».
Guardo i petali sparsi sul mobile e a terra.
Guardo lei continuare a saltellare con finta aria innocente.
E scoppio in una fragorosa risata.
20 minuti di risata.
Mente lei continua a mostrare l’arma del delitto.
Io non riesco a smettere.
Lei credeva mi sarei infuriato.
In realtà le rose erano già secche e l’indomani le avrei buttate.
E ho capito il senso del suo gesto.
Lei mi vede più lontano e pensa che sia per TetteDolci.
È un modo per chiedere attenzioni per tornare a essere guardata come la guardavo prima.
Potrebbe essere l’inizio di una ripresa del rapporto. Ma nei giorni successivi tornerà di nuovo distante e presa da altro.
Che dirà TetteDolci del misfatto?
Sarà compiaciuta della considerazione della sua rivale o si sentirà minacciata?
Vedremo 🙂