Ho un tenero cagnolino, un Jack Russel con gli occhi a cuoricino e l’abilità di far innamorare chiunque con uno sguardo. È alto 10 cm e una banana, ma è convinto di essere un leone: riesce a guardare qualsiasi altro cane dall’alto in basso, anche se si tratta di un Dobermann, un Alano o un San Bernardo. È il rais del quartiere: cammina baldanzoso, su quelle zampette muscolose ma sottili come un paio di grissini, rimettendo al loro posto vecchiette, corrieri Amazon e ragazzi di Deliveroo. Me ne combina sempre una diversa… ma è impossibile arrabbiarsi, quando Salomone fa gli occhi a cuoricino.
Sì, l’ho chiamato Salomone perché mi faceva ridere il contrasto tra la grandezza del nome e la sua dimensione extra-small. Il problema è che lui deve aver interiorizzato lo status del suo illustre omonimo… e fa di tutto per copulare regalmente con le mie donne.
Io faccio la fatica di trovarle, sedurle, cucinare per loro e… lui le insidia, sfodera il suo sguardo più tenero, porta la sua pallina per farle giocare. Alla fine loro, immancabilmente, si innamorano di lui:
«Non vorrai mica legarlo?! È così teneroooo… teniamolo qui, accanto a noi».
E il bastardo viene a battere cassa quando scopiamo: lecca i loro piedi, è abilissimo a schivare le mie pedate mentre provo ad allontanarlo, sfrutta la distrazione del momento per salire sui cuscini. Finché si mette in mezzo a noi, e finalmente la ragazza mi consente di legarlo ai piedi del letto. Ah, se si lamenta. E come si lamenta! Sembra la Mussolini nei talk show. Ma qui il palcoscenico è mio, e lui è confinato in sottofondo.
Purtroppo, però, trattasi di vittoria provvisoria: finito tutto, tornano da lui. Immancabilmente.
Io ricerco l’amore e finisco confinato al ruolo di uomo-oggetto, di tramite per arrivare al mio cane.
Qualcuna si è portata persino avanti:
Diciamo che ormai mi sono abituato e che tra me e Salomone vige una pace armata. Ieri, però, ha passato il limite. Siamo arrivati alle ritorsioni.
Breve flashback.
Noto PelleDiLuna su un sito di dating: un incarnato chiarissimo, su cui contrasta una chioma rosso carminio… e tu sai quanto mi piacciano le rosse. Per occhi ha due laghi alpini, di quel tipico colore che assume la superficie dell’acqua al mattino, prima che il sole sia alto, quando il silenzio regna incontrastato. L’iride cerulea racchiude una pupilla nerissima, un buco nero che sembra risucchiarti con violenza nella sua pace senza tempo.
Mi piace.
Le scrivo e la invito a casa.
«È una pazzia, ma ci sto» mi risponde, accettando l’invito.
E dopo poche ore è a casa mia.
Toglie ‘sto pellicciotto extra large che indossa e mi accorgo che… è bellissima. Molto più che in foto (cosa davvero rara).
Labbra voluttuose, pronunciate, soffici. L’avrei baciata subito, ma riesco a trattenermi per ben… 4 minuti.
Ha un vitino strettissimo, un ombelico piatto su cui rimare memoria di un piercing ripudiato («Era volgare, non mi piaceva»).
Come è buona creanza, sfila le scarpe non appena entra nel mio loft. È una stangona: 1.80 m senza tacchi. Io sono molto prevenuto sulle ragazze alte, da anni predico che è impossibile avere un culo perfetto sopra il metro e 66. Eppure lei ha un sedere favoloso: sovrasta due gambe lunghissime, è ampio, collinare e ben educato.
Sono un attimo interdetto, possibile che le mie teorie siano sbagliate? Che sia molliccio e cadente? No, come apprenderò 3 minuti dopo (il bacio era giusto una copertura per tastarle il culo). Il suo sedere ha la stessa consistenza dei sogni, ma più soda.
Il 2021 è appena arrivato e un nuovo task si fa strada tra i propositi del nuovo anno, accanto a “iniziare la carriera di business angel” e “fondare una startup”. Ed è “voglio quel culo”.
Mentre lei entra in casa, Salomone resta regalmente steso sul letto nel soppalco. Prima di palesarsi, la accoglie col suo potente ruggito. Infine le fa la cortesia di scendere dalle scale e saltarle addosso, scodinzolando e abbaiando nello stesso momento (credo che abbia letto la tecnica del push & pull su qualche blog di seduzione per cani).
«Ma che bellinooooo! Lo adoorooo».
Sgrunt, Salomone. Io faccio gli stacchi al bilanciere fino alle tre di notte per piacere alle mie donne, a te basta scodinzolare.
Chiacchieriamo mentre cucino. Quel che ci siamo detti rimarrà tra noi, ma la ragazza mi piace.
Armstrong suona sullo sfondo.
Ceniamo.
Ridiamo.
Divano.
Salomone va all’attacco, ma riesco a tenerlo a bada.
Stiamo insieme, nei limiti di quello che è possibile fare: lei ha le sue cose… e purtroppo condivide la scuola di pensiero della Dea Francese: il sesso anale va donato all’uomo della vita, è la via per il cuore. Le mie nozioni di anatomia sono rudimentali, ma… non sono convinto del fondamento biologico della cosa.
«Beh, allora lasciati andare e innamorati di me. Io sto già iniziando a innamorarmi».
«Tutto questo per il mio culo?».
«Sai, PelleDiLuna, non ho rimorsi nella vita. Ho vissuto bene. Però la sera, quando chiudo gli occhi, vedo passarmi davanti le donne speciali che desideravo e non ho avuto. Le guardo una ad una, le sento chiamarmi, immagino la vita che avrei potuto trascorrere con loro e che invece non ho vissuto.
Ecco, sono sicuro che quando morirò, San Pietro mi rimprovererà facendo la lista delle cose belle che non ho colto. E in cima ci sarà sicuramente il tuo culo».
«Mi stai dicendo che San Pietro ti parlerà del mio sedere?»
«Ne sono sicuro!»
«E a me che dirà?»
«Tu non lo incontri, San Pietro. Rossa come sei, tu sei il diavolo. Un diavolo tenero e da amare, ma che sicuramente regna nel cuore dell’inferno. Guarda già come brucio :)»
Vabbé, il vino è buono e la ragazza accende in me un entusiasmo antico.
E mentre noi confondiamo le nostre posizioni all’interno di tale diatriba escatologica, Salomone ci guarda male.
È molto scontento. L’ho tenuto piuttosto a distanza e, non avendo poi consumato un granché, non ha potuto tentare i soliti approcci canini.
Io in realtà sono molto felice, ho vissuto dei bei momenti di connessione e ho potuto apprezzare le abilità della mia compagna di gioco. Ma il cane è più basico, si sa. Non va per il sottile, vuole l’azione, quella vera. Vuole la salsiccia (spero solo metaforicamente!).
Lo vedo aggirarsi per casa con aria da congiurato, finché sparisce.
PelleDiLuna elenca una serie di fortune per le quali metà delle mie amiche ucciderebbe.
«Non ho mai fatto palestra, il mio sedere è sodo di natura. Zero mantenimento».
«Quando ho iniziato a prendere la pillola, sono dimagrita. Ho perso 8 kili».
E un altro talmente incredibile che non posso svelarlo alle lettrici di questo blog… non voglio mettere a repentaglio la sua incolumità.
Ad un certo punto, parlavamo di come spesso le foto social siano molto più fighe delle persone in carne e ossa.
«Beh, tu sei come in foto».
«Dai, finiscila, so che sembro più bona nelle foto».
«No, ti giuro».
«… 🙂 Niente, devi troppo dirlo al mio fotografo: sostiene che la mia vita sessuale sia tutta merito suo».
Mi alzo goliardicamente a prendere il cellulare, per farle registrare un vocale, quando all’improvviso lei dice:
«Piove in casa!»
«Come “piove in casa”? Sopra di te c’è il soppalco, non il cielo aperto!»
Vedo goccioline scendere su di lei e sul divano.
«Si è rotto un tubo?»
«Ma quale tubo…
VIA SUBITO DI LÀ!
VIENI!
SALOOOMOOONEEEE!!»
In precedenza avevo sfidato Salomone a non infastidirmi con questa ragazza.
E lo sventurato rispose.
Vabbé.
Lei corre sotto la doccia divertita, per fortuna (che ragazza straordinaria!).
Io invece mi aggiro per casa con il mocio, altro che macho. Devo pure spostare le mattonelle gommate da 40 kili l’una, che ho posto a protezione del parquet della home gym in soppalco.
Lo sventurato mi segue con nonchalance, chiedendosi innocentemente “Che succede?!” con la stessa espressione di Morgan a San Remo.
«Io lo so perché lo fai. Lo so che ti ha pagato la Contessa per sabotare tutti i miei date!».
Lei riemerge dalla doccia:
«Chi è la Contessa?»
«È una ragazza che temo voglia levarmi dal mercato, anche se lo nega. Salomone è innamorato di lei».
«Che TENEROOOOO!!».
Sì. Tenero, il piscione.